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Correzione del seno cadente:
cicatrice periareolare e verticale |
E' possibile tirare su il seno cadente (ptosico) con un intervento semplice e di breve durata che effettua la riduzione della pelle del seno ed il rimodellamento della forma della ghiandola. Questo intervento è denominato mastopessi e comporta una cicatrice attorno all'areola ed una cicatrice verticale che può finire per un breve tratto lateralmente nel solco sottostante la mammella.
La porzione verticale della cicatrice, dai più ritenuta la più visibile, in realtà con il passare del tempo diventa sempre meno evidente. Ma è la bella forma "a cono" del seno rifatto che rappresenta per le pazienti motivo di grande soddisfazione tanto da sminuire la presenza della cicatrice stessa.
Solitamente il rimodellamento della ghiandola effettuato nell'intervento di mastopessi, consente di utilizzare tutto il tessuto mammario della paziente senza che occorra aggiungere la protesi.
Prima dell’ intervento si effettua una ecografia mammaria, ed una mammografia se la paziente ha più di 35 anni, per escludere la presenza di patologie mammarie.
Nel caso in cui, oltre alla caduta del seno, questo sia piccolo e non corrisponda al volume desiderato delle pazienti, o qualora la ghiandola sia molto svuotata, è consigliabile inserire una protesi mammaria di modesto volume, in modo da dare al nuovo seno un riempimento più stabile nel tempo. Inoltre, l'inserzione delle protesi può ridurre ulteriormente la lunghezza delle cicatrici che in questo caso sono solamente quella attorno alla areola e nel tratto verticale tra areola e solco sottostante il seno.
Le immagini (a e b) si riferiscono a pazienti che hanno effettuato l’intervento di mastopessi con inserzione di protesi
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